DOMENICA 29 AGOSTO alle 10.30h a COLLECCHIO - campo di via Montessori - sarà disputata una partita dimostrativa di BASEBALL per CIECHI, nell'ambito del Torneo Internazionale di Fast Pitch Softball.
Credo sia l'occasione per arricchire la nostra sensiblità verso chi ha problemi non facili da affrontare i e farci capire quanto sia importante imparare da loro.
L'iniziativa non è solo fine a se stessa, poichè si sta cercando di avere anche a Parma una squadra di atleti non vedenti: una sfida che coinvolge TUTTI.
lunedì 23 agosto 2010
giovedì 5 agosto 2010
Ricordando un caro amico: Alfredo Meli
Pochi giorni fa è scomparso ALFREDO MELI. in silenzio, con la riservatezza e l'umiltà che lo caratterizzavano. Il suo nome probabilmente non è coonosciuto dalle ultime generazioni di appassionati, ma si tratta di un grande del "vecchio gioco".
Come giocatore, le sue qualità hanno contribuito ai successi della Fortitudo Bologna in un'epoca ritenuta d'oro per il nostro gioco.
Un malaugurato incidente, però, lo aveva lo costretto ad abbandonare l'attività agonistica anticipatamente.
Persona dalla dura tempra non aveva mollato, diventando coach.
La sua decisione e le sue idee innovative lo portarono a diventare Fiduciario del CNT regionale.
In questo incarico, seppe dare nuova vita ad un mondo - quello dei Tecnici - ancora poco valutato, ma soprattutto mancante di una vera organizzazione.
Non tgliendo niente ai "maestri" d' Oltreoceano, il suo obiettivo era quello di realizzare un scuola di Tecnici italiana, in grado di conciliare la situazione nazionale con le vette quasi irraggiungibili di Americni e Giapponesi.
Questa esperienza cessò col tentativo, non andato in porto, di portare un'azione di svolta alla dirigenza federale di allora.
La grinta non gli mancava e, resosi conto della situazione, pensò al Baseball come momento di aiuto, oltre che di divertimento, per chi aveva grossi problemi fisici.
Negli USA il problema dei diversamente abili era stato affrontato cercando di far giocare i reduci dal Vietnam costretti in in carrozzella (così come fatto col basket).
Alfredo aveva, in mente,, però, qualcosa di ancora più sfidante: far giocare i ciechi a baseball.
Una grande intuizione, un grande sforzo; un successo che il mondo ci invidia.
Chi ha potuto assistere qualche anno fa alla finale del Campionato Italiano per Ciechi all'Europeo, con tanto di Home-run Derby, ha potuto rendersi conto di cosa Alfredo Meli sia stato in grado di fare.
Alfredo ha saputo perseguire e raggiungere il suo obettivo, in un mondo sempre più fatto di apparenze, senza mettersi in mostra, senza sbandierare meriti speciali, con tanta laboriosa semplicità.
Senza far rumore.
Ciao, Alfredo.
Come giocatore, le sue qualità hanno contribuito ai successi della Fortitudo Bologna in un'epoca ritenuta d'oro per il nostro gioco.
Un malaugurato incidente, però, lo aveva lo costretto ad abbandonare l'attività agonistica anticipatamente.
Persona dalla dura tempra non aveva mollato, diventando coach.
La sua decisione e le sue idee innovative lo portarono a diventare Fiduciario del CNT regionale.
In questo incarico, seppe dare nuova vita ad un mondo - quello dei Tecnici - ancora poco valutato, ma soprattutto mancante di una vera organizzazione.
Non tgliendo niente ai "maestri" d' Oltreoceano, il suo obiettivo era quello di realizzare un scuola di Tecnici italiana, in grado di conciliare la situazione nazionale con le vette quasi irraggiungibili di Americni e Giapponesi.
Questa esperienza cessò col tentativo, non andato in porto, di portare un'azione di svolta alla dirigenza federale di allora.
La grinta non gli mancava e, resosi conto della situazione, pensò al Baseball come momento di aiuto, oltre che di divertimento, per chi aveva grossi problemi fisici.
Negli USA il problema dei diversamente abili era stato affrontato cercando di far giocare i reduci dal Vietnam costretti in in carrozzella (così come fatto col basket).
Alfredo aveva, in mente,, però, qualcosa di ancora più sfidante: far giocare i ciechi a baseball.
Una grande intuizione, un grande sforzo; un successo che il mondo ci invidia.
Chi ha potuto assistere qualche anno fa alla finale del Campionato Italiano per Ciechi all'Europeo, con tanto di Home-run Derby, ha potuto rendersi conto di cosa Alfredo Meli sia stato in grado di fare.
Alfredo ha saputo perseguire e raggiungere il suo obettivo, in un mondo sempre più fatto di apparenze, senza mettersi in mostra, senza sbandierare meriti speciali, con tanta laboriosa semplicità.
Senza far rumore.
Ciao, Alfredo.
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