Il batti & corri è il gioco del sole, o lamneo dovrebbe essere così. E' per questo che da giugno a settembre is concentra la maggior parte dell'attività, almeno a livello giovanile. Tornei, campionati internazionali e "summer camp" si concentrano, si accavallano. Sotto un certo punto di vista è il periodo in cui si cominciano a vedere i frutti del lavoro dei mesi precedenti e si inizia a lavorare per la stagione successiva. E' un periodo delicato, particolarmente delicato.
In effetti, c'è l'opportunità di poter esprimere un gioco tecnicamente più elevato, ma c'è il rischio di perdere giovani per strada.
Anni fa, un caro amico che allenava bambini che si accostavano per la prima volta al calcio, aveva istituito una "rotazione programmata": ogni ragazzo sapeva quando salire e scendere dal campo, in anticipo. All'inizio la cosa aveva procurato dei problemi: i "buoni", si sa, non godono molto nel lascviar il posto agli "scaccioni". Fatto sta che dopo un girone d'andata certamente non facile, riuscì a far trovare ai ragazzi il giusto ritmo. Per alcuni anni la squadra, pur non imbattibile, dimostro di poter partecipare a campionati di più elevatop livello con notevoli soddisfazioni.
Noi siamo diversi, poichè in molti casi abbiamo bisogno fin da subito di bravi lanciatori, ricevitori, battitori: insomma di una squadra già fatta prima di insegnargli qualcosa. però c'è sempre il momento in cui cambiare strada, nel senso di andare maggiormente incontro alle attese di chi si è accostato da poco al gioco e che si esprime come può.
Così l'invito è quello di cogliere l'estate anche come momento di riflessione. Certo, non c'è mai tempo, ma volendo lo si trova.
venerdì 29 luglio 2011
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