domenica 25 dicembre 2011

CHRISTMAS CAROLS

Se non sbaglio questo è il titolo di un libro di Chiarles Dickens che ho letto tanto tempo. Si tratta di racconti di Natale.
Vorrei raccontarvi una storia vera, anche per dare un senso a questo periodo di festività. Nell'inverno del 1964 abitavo nel quartiere Montanara, quello che spesso viene definito il nostro "Bronx". Un quartiere pieno di gente che faceva fatica a pagare l'affitto, e non solo. I ragazzi, però, giocavano a Baseball con guanti strausati, mazze tenute insieme da colla, corda e chiodi e palline datte cuciture ogni voltab da rifare. Pur non potendo far parte di una squadra, che si sarebbe costituita da lì a poco, per ragioni età crecavo di partecipare. Così in mezzo alla neve si prendeva una palla e la s tirava, cercando poi di prendera. Era un giornata bella come quella di oggi e mi ero messo a far qualche tiro col mio amico Paolo, che sarebbe divenuto il ricevitore storico del Montanra. Su un tiro piuttosto alto, mi trovai la palla in pieno sole; cercai di prenderla col quanto, ma la sacca (si fa per dire, visto che si trattava di due pezzi di cuoio malamenti tenuti da corde u po' troppo ususrate) si ruppe. Solo che, dietro la sacca, c'erano gli occhiali e per poco i frammenti delle lenti non mi rovianrono un occhio. Fu la fine prematura di una carriera mai iniziata. Ma era una bella giornata di sole, e c'era un amico che giocava con me. E c'era un quartiere che viveva di poche cose. E c'erano tanti ragazzi che inventavano qualsiasi cosa per dimenticare i problemi, soprattutto quelli familiari.
I  "ragazzi del Bronx" ora non giocano più e, purtoppo il Baseball è praticamente scomparso da un quartiere che tenta di darsi una patina di modernità, ma che in fondo non è poi così cambiato.
Come il Baseball, ha dentro qualcosa, qualcosa che continua da essere buono.
Forse è per quello che quando prendo in mano un vecchio guanto, o vedo un pallina scucita buttata via,  sento un tuffo al cuore.
Non c'è nientee da fare: sono un vecchietto. E i vecchietti sono sentimentali. Forse è davvero così.
AUGURI !

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