martedì 1 maggio 2012

Attività extracampionato: un'occasione in puù

L'attività extracampionato, che dal punto di vista tecnico dà la possibilità di valutare ancora meglio le capacità, ma soprattutti offre l'occasione per giocare di più, è diventata fondamentale. L'insieme di tornei, clinic e quant'altro è una ghiotta occasione per strearre dal cilindro qualcosa in più di un trofeo.
E' un'ccasione per imparare tutti qualcosa; può essere, anzi dovrebbe essere qulella di metterci alla prova.
I problemi del nostro "mondo piccolo" (senza nulla togliere a Guareschi) sono evidenti e grossi; forse ce ne accorgiamo meno poichè ci pare di  vivere in un'isola felice. E' da questo apparire che nasce una debolezza di base, debolezza che si evidenzia in una carenza strutturale, nel pensare a breve, in una progetttualità che va rivista. Zone che sembravano forti ed in crescita sono scomparse, o in grave crisi e non si riesce ad intravedere un progetto di recupero che possa rafforzare. E' facile pensare che si tratti di mancanza di soldi, ma credo si tratti soprattutto di cambiare il modo di pensare, di fare;  l'entusiasmo "selvaggio" (forse indispensabile all'inizio) non serve, serve una visione, un'operazione programmata, soprattutto corale.
E' qui dove l'attività extracampionato può diventare un elemento anche di sperimentazione, di coivolgimento.
E' sotto gli occhi di tutti, ad esempio, il problema dell'insufficiente numero di Arbitri: nel corso degli ultimi anni, purtroppo, i "men in blue"sono diminuiti.  Ciò significa soprattutto un impoverimento TECNICO: giocare senz'arbitri certamente non insegna a nessuno, anzi è controproducente (qualcuno sostiene che senz'arbitro non c'è partita). I Tornei, ma anche le semplice partitelle in famiglia, possono costituire una buona occasione per far provare cosa significa arbitrare. In modo particolare, chi organizza i tornei dovrebbe mettere  a disposizone persone che vorrebbero provare /oatleti che avrebbero la possibilità di vedere il gioco da un'altra angolazione (e imparerebbero qualcosa in più) in modo da coadiuvare gli arbitri ufficiali, consentendo ache una maggiore regolarità del tutto.
L'imposizione, come l'esperienza insegna, può servire al momento, ma, senza il consenso, il discorso non va avanti.  Cerchiamo, quindi, di calarci in quello che è fondamentalmente un servizio che diamo ai nostri ragazzi, poichè, così facendo, aiutiamo noi stessi.

Nessun commento: