Vi invito a leggere quanto scritto da Antonella Garofalo, Presidente del CNA: "PROFESSIONISTI? SOLO PROFESSIONALI", che potete fare collegandovi al sito FIBS
Oltre all' opportuno e chiaro intervento, credo sia fonte di meditazione per tutti.
A ben pensarci, anche come Tecnici siamo Arbitri, poichè giudichiamo, scegliamo, proviamo, sapendo bene che ogni decisione può non avere il risultato atteso, può non esseer condivisa. Oltre a ciò, siamo chiamati a dirigere partite, quando l' Arbitro non riesce ad essere presente.
Come manager, per poter guidare la squadra occorre consapevolezza e disciplina, autorevolezza, freddezza, tensione all' innovazione e al rischio. Per mettere in paratica questa somma si abilità c' è bisogno di un ambiente il più sereno possibile.
Un giocatore ha bisogno di incitamento, uno spettatore forse di sfogarsi, un manager ha bisogno di trasformare la preparazione complessiva nel miglior risultato, che non sempre è costituita da un successo temporaneo.
Ci sono tanti modi per distruggere l' entusiasmo e la voglia di sacrificio di chi vuol cominciare, permettendogli di proseguire e migliorare, in qualsiasi ruolo.
Fra i nostri compiti, c' è proprio quello di evitare che la competitività si trasformi in maleducazione e gratuita violenza.
Il rischio è quello di non aver più arbitri, e neanche più giocatori.
Vediamo di dare una mano.
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venerdì 1 febbraio 2008
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